TAVOLO TECNICO A SEGUITO DEL NUBIFRAGIO DEL 3 NOVEMBRE
Pubblicata il 16/11/2018
Si è tenuto il 14-11-2018, nella Sede Comunale di Palazzo Trajna un “ tavolo tecnico” finalizzato ad affrontare l'emergenza a seguito del nubifragio verificatosi nel territorio comunale il 03/11/2018.
Presenti alla riunione, il Sindaco Dott. Vincenzo Giambrone, che ha assunto la presidenza ed i rappresentanti di alcuni organismi provinciali e regionali: Per il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, l’ Ing. Carmelo Arcieri; per l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento, l’Ing. Calogero Crapanzano; per il Dipartimento Reg.le Sviluppo Rurale e Territoriale di Agrigento, il Geom. Luigi Miccichè; per il Genio Civile di Agrigento, l’ Ing. Valerio Zambito e l’ Arch. Salvatore Caramazza; l’ Ing. Giuseppe Accardo e l’Arch. Vincenzo Spataro, in qualità di Esperti del Sindaco.
Presenti ovviamente anche i funzionari comunali, Ing. Giuseppe La Greca ed il responsabile della P.M. Vincenzo Traina, nonché gli assessori Giuseppe Bastillo e Giuseppe Mangiapane.
Il Sindaco, nel ringraziare gli intervenuti, ha illustrato la devastazione, causata dal nubifragio, in tutto il territorio comunale con danni gravi a: colture, infrastrutture, strade, aziende agricole isolandole, ristoranti ed alberghi allagati a causa della esondazione del fiume Platani, valloni e torrenti.
Il Sindaco, ha pure relazionato, con non poca commozione, sulla tragedia che ha provocato due vittime confermando dolorosamente il cataclisma verificatosi, lasciando sgomenta l’intera popolazione.
Ritornando ai gravi danni subiti, il Sindaco, informa che da una stima preliminare fatta dall’Ufficio Tecnico, gli stessi danni ammonterebbero a circa 22 milioni di euro.
La riunione è proseguita con gli interventi dei convenuti. L’ing. Zambito del Genio Civile ha esposto la situazione generale della Provincia di Agrigento e le pochissime risorse di cui l'ufficio potrà disporre, con le quali si potranno eseguire nell’immediato, solo interventi di somma urgenza per la pulitura di alcuni corsi d'acqua ed alcuni valloni presenti sul territorio che rappresentano dei pericoli per l'incolumità pubblica.
Per quanto riguarda le competenze dell’Ispettorato Forestale, l'Ing. Crapanzano, ha evidenziato che il suo Ufficio può intervenire solo con lavori programmati e che potranno mettere a disposizione l’autobotte e le guardie Forestali per collaborare con il corpo di Polizia Municipale.
Anche il Geom. Miccichè ha dichiarato che l'Azienda Sviluppo Rurale e Territoriale metterà a disposizione operai specializzati per togliere rami e tronchi che potrebbero ostruire i corsi d’acqua.
L'Ing. Arcieri della Protezione Civile, ha attenzionato la necessità di opportuni studi geologici sui valloni e corsi d’acqua in modo da ottimizzare al massimo le risorse finanziarie che perverranno, dando la priorità a quelli che presentano maggiore rischio.
Il Sindaco, dopo aver ascoltato tutti gli interventi, ribadendo ancora l’urgenza di adottare i necessari provvedimenti, per evitare ulteriori danni a persone e cose, preso atto amaramente delle difficoltà finanziarie e di mezzi in cui operano tutti gli Enti preposti, non escluso questo Ente Locale, conclude annunciando ai presenti che è sua intenzione chiedere l’intervento dell’Esercito, per dirimere la grave realtà in cui versa il territorio.
Presenti alla riunione, il Sindaco Dott. Vincenzo Giambrone, che ha assunto la presidenza ed i rappresentanti di alcuni organismi provinciali e regionali: Per il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, l’ Ing. Carmelo Arcieri; per l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento, l’Ing. Calogero Crapanzano; per il Dipartimento Reg.le Sviluppo Rurale e Territoriale di Agrigento, il Geom. Luigi Miccichè; per il Genio Civile di Agrigento, l’ Ing. Valerio Zambito e l’ Arch. Salvatore Caramazza; l’ Ing. Giuseppe Accardo e l’Arch. Vincenzo Spataro, in qualità di Esperti del Sindaco.
Presenti ovviamente anche i funzionari comunali, Ing. Giuseppe La Greca ed il responsabile della P.M. Vincenzo Traina, nonché gli assessori Giuseppe Bastillo e Giuseppe Mangiapane.
Il Sindaco, nel ringraziare gli intervenuti, ha illustrato la devastazione, causata dal nubifragio, in tutto il territorio comunale con danni gravi a: colture, infrastrutture, strade, aziende agricole isolandole, ristoranti ed alberghi allagati a causa della esondazione del fiume Platani, valloni e torrenti.
Il Sindaco, ha pure relazionato, con non poca commozione, sulla tragedia che ha provocato due vittime confermando dolorosamente il cataclisma verificatosi, lasciando sgomenta l’intera popolazione.
Ritornando ai gravi danni subiti, il Sindaco, informa che da una stima preliminare fatta dall’Ufficio Tecnico, gli stessi danni ammonterebbero a circa 22 milioni di euro.
La riunione è proseguita con gli interventi dei convenuti. L’ing. Zambito del Genio Civile ha esposto la situazione generale della Provincia di Agrigento e le pochissime risorse di cui l'ufficio potrà disporre, con le quali si potranno eseguire nell’immediato, solo interventi di somma urgenza per la pulitura di alcuni corsi d'acqua ed alcuni valloni presenti sul territorio che rappresentano dei pericoli per l'incolumità pubblica.
Per quanto riguarda le competenze dell’Ispettorato Forestale, l'Ing. Crapanzano, ha evidenziato che il suo Ufficio può intervenire solo con lavori programmati e che potranno mettere a disposizione l’autobotte e le guardie Forestali per collaborare con il corpo di Polizia Municipale.
Anche il Geom. Miccichè ha dichiarato che l'Azienda Sviluppo Rurale e Territoriale metterà a disposizione operai specializzati per togliere rami e tronchi che potrebbero ostruire i corsi d’acqua.
L'Ing. Arcieri della Protezione Civile, ha attenzionato la necessità di opportuni studi geologici sui valloni e corsi d’acqua in modo da ottimizzare al massimo le risorse finanziarie che perverranno, dando la priorità a quelli che presentano maggiore rischio.
Il Sindaco, dopo aver ascoltato tutti gli interventi, ribadendo ancora l’urgenza di adottare i necessari provvedimenti, per evitare ulteriori danni a persone e cose, preso atto amaramente delle difficoltà finanziarie e di mezzi in cui operano tutti gli Enti preposti, non escluso questo Ente Locale, conclude annunciando ai presenti che è sua intenzione chiedere l’intervento dell’Esercito, per dirimere la grave realtà in cui versa il territorio.