“Giù le mani dai bambini” – Auditorium gremito per il convegno dedicato alle giovani vittime innocenti di mafia.

Pubblicata il 08/05/2019

Una sala gremita da oltre 600 studenti con i relativi insegnanti e semplici cittadini, ha partecipato con grande interesse all’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale di Cammarata dedicato alle giovani vittime innocenti uccise per mano della mafia. Sono stati infatti più di 120 i bambini e i ragazzi assassinati, alcuni per ritorsioni nei confronti dei genitori coinvolti in attività criminali di stampo mafioso,  ma molti di essi uccisi accidentalmente.
“Un occasione per affrontare la sacralità del diritto alla vita”  ha così introdotto i lavori, la Dott.ssa Valeria Militello Assessore alla P.I. del Comune di  Cammarata, “ Un diritto – ha aggiunto l’Assessore - spesso negato dalla violenza mafiosa che ha travagliato per anni la Sicilia. Grazie però, al ruolo importantissimo delle Scuole, oggi è possibile preservare dalla criminalità le giovani generazioni ed è per tale motivo che l’Amministrazione Comunale ha voluto organizzare questo convegno, rivolto principalmente ai giovani studenti di Cammarata”.
A raccontare storie vissute personalmente, sono stati Ninni e Graziella Domino, genitori di Claudio ucciso all’età di 11 anni e Massimo  Sole fratello di Giammatteo, di anni 23, sequestrato, torturato e bruciato nel 1995. Testimonianze ascoltate con attenzione, compostezza e religioso silenzio dall’intero pubblico presente in sala.
E’ stato anche proiettato un video realizzato da Angelo Garavaglia Fragetta, in collegamento Skipe, sulla strage di Via D’Amelio, dove perse la vita il Giudice Paolo Borsellino con la sua scorta, ed il mistero sulla scomparsa della famosa Agenda Rossa.
Un altro interessante intervento è stato quello del Prof. Alessandro Chiolo autore del libro “Squadra Mobile di Palermo”.
Il Sindaco Dott. Vincenzo Giambrone ha  concluso,  ringraziando tutto il personale del Comune e l’Assessore Valeria Militello  per l’organizzazione e l’ottima riuscita di questo incontro, ricordando che questa Amministrazione volle intitolare  l’Auditorium al giovane “Giuseppe Lena”,   affinché restasse un messaggio forte contro la violenza e contro la mafia, argomenti che sono stati oggetto di questa toccante manifestazione. 
Ha citato quindi alcune frasi di Paolo Borsellino, il quale affermava più volte che bisognava  “Parlare  non tacere”, parlare per far conoscere, per diffondere cultura,  per capire che, se oggi siamo più tranquilli e possiamo parlare più liberamente,  è  grazie al sacrificio di tante persone che hanno dato la vita. Infine,  ha raccomandato a tutti i ragazzi, cittadini attivi di domani, di ripudiare qualunque tipo di violenza e difendere i valori della giustizia e della legalità.
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